domenica 13 febbraio 2011

L'Italia non è una democrazia

L'Italia non è una democrazia, ecco tutto. Chi pensa che che le democrazie si misurino solo al momento delle elezioni, dovrà altresì convincersi che l'Afghanistan è un paese democratico proprio come l'Italia: anche lì si vota.
La democrazia, invece, si misura con le possibilità che hanno i cittadini di poter accrescere e migliorare il proprio stato, di poter perseguire la propria felicità e la propria libertà in modo indipendente, senza dover chiedere favori. In Italia ogni cosa (lavoro, casa, posto in ospedale, etc..) non è concepita come un diritto, ma come una concessione, come un favore, come un debito di riconoscenza. Il nostro paese ha una concezione medievale dei diritti e della politica, le intende come regalie dei potenti verso i ceti minuti. E' ora di smascherare questa finzione. Berlusconi rappresenta sicuramente un'anomalia, ma non è l'unica. Dobbiamo imporci sui partiti, dobbiamo voler cambiare questo stato di cose. Non pensiamo che quando Berlusconi non ci sarà più la condizione delle donne in questo paese migliorerà per magia. Berlusconi è il ventre molle della società, ma è in buona compagnia. Dobbiamo smettere di porre al centro della politica un Leader taumaturgo, e iniziare a mettere principalmente i programmi, le linee, i progetti. La soluzione non verrà da sola. Eleggere un altro Princeps che nominerà i parlmentari, che governerà con Decreti Legge, che porrà su ognuno di questi la fiducia non può essere la soluzione. La democrazia si ricrea dal basso, non con l'elezione di un Cesare ogni cinque anni. Per questo l'Italia non è  una democrazia.

mercoledì 26 gennaio 2011

La Corruzione è nel sangue

La corruzione non è solo nelle tangenti che prendono i politici.
La corruzione non è solo nell'abuso dei potenti.
La corruzione non è solo nella cultura dell'aggancio o dell'amicizia per trovare una casa, un lavoro, un posto in lista all'ospedale.
La corruzione è soprattutto quando pensiamo che tutto questo sia normale.
La corruzione è soprattutto quando davanti a queste cose non ci monta l'indignazione ma solo l'invidia.
La corruzione è quando pensiamo che se fossimo al posto dei potenti lo faremmo anche noi.
L'Italia è un paese corrotto nella società civile.
Il problema di questo paese non è la morale che ognuno si rigira come vuole e che cambia a proprio gusto.
Il problema di questo paese è la morte dell'etica:
è il pensare che un ruolo politico sia una posizione di potere e non di controllo,
è pensare che governare dei cittadini significhi avere grandi possibilità e non grandi responsabilità,
è pensare che chi governa non debba essere controllato da nessuno, ma anzi abbia bisogno di più privacy.
In Germania il parlamento ha un tetto di vetro e ogni cittadino può salirci sopra liberamente. Il senso è che il popolo deve controllare costantemente chi governa e giudicarne l'operato. Solo se gli amministratori sono costantemente sotto controllo da parte degli amministrati si può avere democrazia e pari opportunità.
Viceversa c'è solo arbitrio e corruzione.